I Maestri della Fotografia : Weegee

Arthur Felling, al secolo Weegee è stato fotografo, scrittore e produttore cinematografico dai primi anni '20 fino alla fine degli anni '60.

Emigrò con la sua famiglia quando era ancora un bambino dalla Polonia agli Stati Uniti.

Il suo paese natìo, Złoczew, fa ora parte dell'Ucraina.

Nato in una numerosa famiglia di modeste origini ha fin dagli inizi "usato" la fotografia per emergere da quella condizione colma di difficoltà e sfuggire alla povertà.

Cresce in precarie condizioni economiche a New York nel Lower East Side, abbandonando presto gli studi per aiutare la famiglia al sostentamento.

Dapprima lavora come lavapiatti, poi si approccia alla fotografia intraprendendo una serie di piccoli lavoretti poco remunerativi. Inizia come aiutante in camera oscura (fu molto importante per la sua carriera fotografica), poi come aiutante fotografo, poi come fotografo di passaporti e infine come ritrattista di strada.

A 18 anni, stanco delle ferree regole familiari, decide di andar via di casa. Passerà momenti duri, da senzatetto, sbarcando il lunario facendo diversi lavori: bigliettaio, lavapiatti, operaio.

"Nel 1918 Weegee (soprannome che Arthur si è dato) trova lavoro presso lo studio fotografico Ducket & Adler a Grand Street, nel Lower Manhattan, dove svolge diverse mansioni tecniche in studio di ripresa e in camera oscura." (da Wikipedia)

Sono i primi anni '20, è da poco entrato a far parte del team di fotografi del New York Times; qui non si sente apprezzato, resta appena due anni, facendo il gregario.

Nel 1924 entra alla Acme News Pictures 

come tecnico di camera oscura; si rifiuta di seguire le regole ed indossare camicia bianca e cravatta e questo non gli permetterà mai di "sfondare" all'interno dell'azienda e ritagliarsi un ruolo da protagonista.

Nel 1936, a seguito di una vincita, lascia l' ACME per diventare un fotoreporter free-lance.

Lavora molto di notte e si occupa, gioco forza, principalmente di cronaca nera.

In soli due anni di lavoro frenetico su e giù per Manhattan, si fa conoscere da tutte le testate giornalistiche della città, alle quali vende centinaia di fotografie che ritraggono omicidi, incendi, incidenti, crimini e criminali vari che popolano la New York che non dorme mai. E' così abile da guadagnare notorietà anche nella polizia, tanto che nel 1938 sarà il primo civile a poter usufruire della radio della polizia di New York. 

Questo gli permetterà di sbaragliare la concorrenza, arrivando puntualmente prima degli altri alle scene del crimine, talvolta perfino prima della polizia stessa."Il suo soprannome, non a caso, deriva foneticamente da ouija , un popolare gioco dell’epoca con cui si prediceva il futuro. In parallelo comincia a girare alcuni brevi filmati in 16mm sulla vita di New York. Weegee si installa per un decennio nella questura di Manhattan e fotografa circa cinquemila omicidi – avendo fiuto per gli affari sul retro della stampa timbra con la dicitura "The famous Weegee".(ilfotografo.it)

Il 1941 è l'anno della sua prima mostra personale "Weegee: Murder is my business". Mai nome fu più azzeccato.

Due anni più tardi, il MOMA, vedendoci lungo, acquista 5 dei suoi scatti.

E' al culmine della sua carriera, e nel 1945 pubblica il suo primo libro, Naked City, che lo consacrerà come il più grande street photographer dell'epoca. Arriveranno notorietà, gloria e belle donne; tutto quello che aveva sempre cercato di ottenere.

La sua figura è così influente che, oltre a ispirare Stanley Kubrick, (con il quale nel 1964 collaborerà a "Il dottor Stranamore") per il clima delle sue foto, riceve attenzioni e lusinghe dal luccicante mondo di Hollywood.

Nel 1946 viene pubblicato il suo secondo libro, Weegee's People, e nel 1947 sposa Margaret Atwood. Si trasferiscono insieme a Hollywood per consentire a Weegee di seguire la lavorazione del film "Naked City", ispirato al suo omonimo libro.

Continua l'attività di consulente per alcuni film e recita anche qualche ruolo minore di tanto in tanto. Il suo primo cortometraggio "Weegee's New York" viene proiettato alla mostra 50 Photographs by 50 Photographers organizzata da Edward Steichen al MOMA di New York. 

Nel 1949 si separa da Margaret Atwood, dalla quale ottiene il divorzio l'anno successivo. Nel 1950 produce il cortometraggio "Cocktail Party", un film muto, sempre in 16mm, in bianco e nero.

I suoi corti non riscuoteranno molto successo; ma questa breve esperienza cinematografica gli darà modo di sperimentare nuovi obiettivi ed altri strumenti ottici per la creazione della serie di "distorsioni", che egli stesso definì "caricature dei ritratti di celebrità dello spettacolo e del mondo politico".

Le distorsioni verranno pubblicate insieme a Mel Harris in Naked Hollywood e successivamente su Vogue.

Nel 1950, tornato a New York, va a convivere con Wilma Wilcox, che sarà sua compagna per il resto della vita.

Trascorre i suoi ultimi anni  in Europa scattando foto fino al 1968 per il Daily Mirror.  Produce inoltre alcuni film e si dedicherà a lezioni e libri.

Pubblica Weegee's Creative Camera  nel 1959 e nello stesso anno espone al Photokina di Colonia la serie

Weegee: Caricatures of the Great

Nel 1961 pubblica la sua autobiografia Weegee by Weegee.

Nel 1962 espone di nuovo al Photokina  e nel 1964 pubblica Weegee's Creative Photography. Nel 1965 gira il suo ultimo cortometraggio The Idiot Box (5 minuti, bianco e nero, sonoro, 16mm).

Il 26 dicembre 1968 Weegee si spegne a New York all'età di 69 anni.

A conclusione di questo articolo vorrei invitarvi a guardare un film diretto da Howard Franklin "L'occhio indiscreto" del 1992, brillantemente interpretato da Joe Pesci nel ruolo di un fotoreporter Leon Bernstein (Bernzy). Questo personaggio è chiaramente ispirato al nostro Weegee, ed infatti nei titoli di testa appaiono alcune famose fotografie del nostro autore.

Vi auguro quindi una buona visione, e come sempre buona luce!

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